DICO 32! SALUTE PER TUTTE E TUTTI! UNA CAMPAGNA PER IL DIRITTO ALLA SALUTE

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IN CALCE ALLA PAGINA ELENCO ADESIONI COLLETTIVE E PERSONALI PERVENUTE AL 1 aprile 2018

DICO 32! SALUTE PER TUTTE E TUTTI!
UNA CAMPAGNA PER IL DIRITTO ALLA SALUTE

Per la Costituzione italiana (Art. 32), la salute è un diritto fondamentale dell’individuo e un interesse della collettività.

Sappiamo che la nostra salute dipende da tanti fattori, come l’ambiente in cui viviamo e i diritti e i servizi a cui abbiamo accesso (casa, lavoro, reddito, istruzione, sanità, spazi di socializzazione…), tanto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità l’ha definita uno “stato di completo benessere fisico, mentale e sociale”. Sappiamo anche che, oggi, la salute non è uguale per tutte e tutti, e che malattia e mortalità colpiscono maggiormente le persone appartenenti alle classi sociali più svantaggiate. I cambiamenti climatici e le minacce ambientali legate all’attuale sistema produttivo non fanno che aumentare queste disuguaglianze e compromettono la sostenibilità nostra e del pianeta.
In questi anni di crisi economica, le politiche di austerità messe in atto dai governi di tutta Europa hanno aumentato le disuguaglianze sociali e quindi di salute: sotto i diktat europei del pareggio di bilancio sono stati attaccati i sistemi di welfare costruiti con le lotte dei lavoratori e delle lavoratrici dal dopo guerra, proprio quando sarebbe stato necessario investire maggiormente nella protezione sociale per tutelare la popolazione. Mentre le risorse destinate alle pericolose spese militari aumentano di anno in anno, quelle assegnate alla salute sono state sistematicamente ridotte, e questo ha portato ad un peggioramento della qualità e dell’accessibilità dei servizi, delle condizioni di lavoro in sanità, dei risultati in salute. Ne hanno fatto le spese in particolare le donne, con il ridimensionamento dei consultori e le pesanti restrizioni in tema di interruzione volontaria della gravidanza, così come i servizi di prevenzione nei luoghi di lavoro e i servizi rivolti alle fasce più deboli della popolazione, come la salute mentale, i servizi per i disabili e le persone malate croniche e non autosufficienti. I valori fondamentali di universalismo e solidarietà, propri del Servizio Sanitario Nazionale, sono stati sostituiti da logiche aziendali di efficienza, contenimento dei costi, tutela di interessi privati e non del bene collettivo.

Alla sistematica riduzione dell’impegno pubblico corrisponde un’espansione senza precedenti dell’offerta privata di servizi e di coperture sanitarie assicurative private o mutualistiche, sempre più inserite nei contratti di lavoro e agevolate da politiche statali di defiscalizzazione. Tutto questo sta portando a un sistema segmentato e diseguale: da un lato, un servizio sanitario pubblico “al ribasso” per i meno abbienti (o per chi non ha una sufficiente tutela contrattuale); dall’altro lato, una sanità privatizzata differenziata a seconda dei benefit previsti dai contratti lavorativi o per chi se la può pagare.

Eppure è stato dimostrato che i sistemi sanitari pubblici sono più efficaci di quelli privati: offrono maggiori garanzie nella tutela della salute, e sono meno costosi per la collettività. Per esempio, sono gli unici a occuparsi di prevenzione e promozione della salute, ambiti che non generano profitti e quindi non sono interessanti per il mercato. Inoltre, un serio intervento sulla salute collettiva e individuale coinvolge necessariamente una serie di ambiti (lavoro, istruzione, ambiente…) che, lasciati come oggi alla gestione di privati in concorrenza tra loro, non potranno mai generare una politica della salute organica.

Vogliamo dire a chi fa profitti sulla nostra salute, e alla macchina statale che li aiuta, che noi abbiamo altri obiettivi e non ci fermeremo fino a che non li avremo raggiunti: NO alla mercificazione della salute, SI al suo miglioramento per tutte e tutti.

Nel metterci in movimento, guardiamo a chi è già impegnato a costruire resistenza e alternative, come i movimenti delle donne, per il diritto all’abitare, per l’acqua pubblica come bene comune, per la sovranità alimentare e la difesa dei territori, contro i trattati di libero commercio; movimenti con cui vogliamo costruire alleanze strategiche che ci aiutino a fare fronte comune. Guardiamo anche all’Europa e agli altri Paesi del mondo, le cui popolazioni vivono problemi simili ai nostri e con le quali ci impegniamo in azioni di solidarietà e rete.

Lanciamo la campagna nazionale per il diritto alla salute “DICO 32! Salute per tutte e tutti!”, con richiamo sia all’articolo 32 della Costituzione, sia al ribaltamento del ‘dica 33’ medico: un invito a prendere parola non solo per bloccare la privatizzazione della salute, ma anche per progettare e costruire un servizio sanitario nazionale realmente universale e democratico, inserito in una società giusta e in un ambiente salubre.

Proponiamo la data del 7 aprile, giornata mondiale della salute e giornata europea contro la commercializzazione della salute e la privatizzazione della sanità, come un primo momento di convergenza e mobilitazione per dire insieme che LA SALUTE È UN DIRITTO, E NON È IN VENDITA.

I NOSTRI PRINCIPI

Noi associazioni, comitati, gruppi e reti, attivi nella difesa del diritto alla salute a livello locale, regionale e nazionale, aderenti alla campagna nazionale “DICO32! Salute per tutte e tutti!”, ci riconosciamo nei seguenti principi:

La tutela della salute è un diritto umano fondamentale e non una fonte di profitto. I servizi sanitari devono essere perciò protetti da conflitti di interesse e da ogni logica di mercato.

Ogni politica pubblica a tutti i livelli istituzionali deve essere mirata al mantenimento della salute come benessere psicofisico e sociale: oltre alla tutela dell’ambiente in generale, la cura del territorio e delle città, la conversione ecologica dell’industria, dell’agricoltura e della distribuzione commerciale, la mobilità sostenibile, la produzione energetica da fonti rinnovabili, la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro, case adeguate a canone sociale per i ceti popolari, il riconoscimento dei diritti sociali, civili e di autodeterminazione.

Garantire prestazioni sanitarie utili, necessarie ed efficaci, accessibili a tutte e a tutti senza vincoli di cittadinanza o residenza, è una responsabilità dei governi, che devono investire risorse adeguate. Il finanziamento dei servizi di tutela della salute deve essere di tipo progressivo, basato sulla fiscalità generale e sul principio di redistribuzione delle risorse in base ai bisogni.

Le persone, attraverso una partecipazione democratica, organizzata e riconosciuta devono giocare un ruolo attivo nei propri percorsi di cura e nella definizione delle politiche di salute locali, nazionali e globali. La vera malattia, infatti, è la mancanza di partecipazione.

I NOSTRI OBIETTIVI

1. Sostenere la salute, non ciò che la distrugge
Aumento almeno del 10% del Fondo Sanitario Nazionale e lotta alle inappropriatezze e agli sprechi.
Abrogazione del pareggio di bilancio di cui all’articolo 32 della Costituzione e blocco delle spese distruttive come la produzione bellica e gli investimenti in opere inutili e dannose, per tornare a investire in istruzione, sanità, politiche sociali e abitative e di tutela ambientale.
Rispetto degli impegni dell’accordo di Parigi sulla riduzione delle emissioni e per il contrasto ai cambiamenti climatici.

2. Un servizio di qualità che risponda ai bisogni
Centralità alla prevenzione e ai servizi territoriali (consultori, per la salute psicofisica dell’età evolutiva, per la salute nei luoghi di lavoro, per la salute mentale), che devono essere vicini alle persone, collegati con gli ospedali e integrati con i servizi sociali, accessibili a tutte e tutti e dotati di personale qualificato e sufficiente.
Assegnazione delle risorse alle regioni e ai territori in base a indicatori di deprivazione sociale e bisogni di salute, non soltanto alla numerosità e all’anzianità della popolazione.
Rinnovo dei contratti del personale sanitario con istituzione del contratto unico, superamento del precariato e assunzione di personale in relazione ai bisogni dei territori.
Ritorno alla gestione diretta dei servizi esternalizzati, che soprattutto nel medio e lungo periodo hanno costi superiori e qualità più scadente rispetto ai servizi gestiti direttamente dalle strutture pubbliche.
Abolizione dei sistemi di finanziamento basati sulle prestazioni, che pagano la malattia e non la salute.

3. Piena accessibilità alle cure
Abolizione del super-ticket e dei ticket.
Garanzia di accesso alle cure che devono essere efficaci e di qualità.
Sospensione del brevetto, come previsto dagli accordi internazionali, se il prezzo dei farmaci chiesto dai produttori è eccessivo.
Garanzia di accesso ai servizi con abolizione delle liste di attesa. Abolizione della libera professione intra (ed extra) muraria.
Iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale di tutte le persone che dimorano sul territorio nazionale. Nello specifico, applicazione dell’accordo Stato-Regioni sull’accesso ai servizi delle persone straniere, garantendo criteri di assistenza omogenei su tutto il territorio nazionale.

4. La salute nelle mani delle persone
Obbligo di trasparenza per le aziende sanitarie, con pubblicazione di bilanci sociali, di missione ed economici.
Introduzione di forme di partecipazione democratica alle decisioni in materia di politica sanitaria e gestione dei servizi a tutti i livelli, che coinvolgano sia chi utilizza i servizi che chi vi lavora.

5. Nessun profitto sulla salute
Abolizione delle agevolazioni fiscali per le assicurazioni e i fondi sanitari.
Rifiuto dell’inserimento nei contratti collettivi nazionali di lavoro delle coperture sanitarie assicurative.
Superamento della gestione aziendalistica dei servizi sanitari con trasformazione delle aziende sanitarie in agenzie pubbliche con obiettivi di salute.

6. Ricerca e innovazione dove servono
Finanziamento della ricerca indipendente nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale, centrata su problemi prioritari per la salute pubblica.
Creazione di un’azienda pubblica per la produzione dei farmaci e vaccini.
Formazione adeguata e aggiornamento continuo obbligatorio del personale sanitario, indipendentemente dal rapporto di lavoro, finanziato da un fondo vincolato.

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SCARICA APPELLO DICO32! IN FORMATO PDF: CLICK QUI

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ADESIONI REALTA’ COLLETTIVE

Denominazione Luogo
ADER Salute e Libertà Modena
AITSaM ex Ulss 8 Castelfranco Veneto TV
Ambulatorio Medico Popolare (AMP) Milano Milano
AsSIS Associazione di studio e Informazione sulla Salute Italia
Associazione città migrante reggio emilia
Associazione AIUTO – Associazione Italiana Umanitaria per la Tutela degli Ospedali Angera (VA)
CCM Comitato Colaborazione Medica Torino (Italia)
Centro di Salute Internazionale (CSI) – APS bologna
Coalizione Civica per Bologna Bologna
Comitati Sanita Lucca Lucca
Comitato Nazionale Sanità Italia
Comitato per il diritto alla salute del varesotto Gallarate (VA)
Comitato per la sanità pubblica – Cecina Cecina
Comitato Sanità Bene Comune Sarcidano Barbagia di Seulo Isili
Comitato Sanità Campania Napoli
Commissione Sanità Potere al Popolo BERGAMO Bergamo
Conup Roma
Coordinamento Campano per la Salute Campania
DiEM25 Democracy in Europe Movement Italia
Difendiamo l’ospedale di Angera-Varese Angera
Comitato per il dititto alla salute di Roma e del Lazio Roma
Forum Per il Diritto alla Salute Lombardia como
Forum per la sanità pubblica Senigallia
Forum Sanità ValsamoggiaValpanaro Vignola
Ge.Co. Basilicata – Genitori Consapevoli Basilicata Basilicata
Cobas Sanità Università e Ricerca Napoli
Gruppo Prometeo bologna
Lavoro e Salute – Periodico magazine di operatori sanitari Torino
Libertà è partecipazione Basilicata
Conup Roma
Medicina Democratica sezione E.R. Rimini
osservatorio molisano per il diritto alla salute campobasso
Parallelo Palestina Milano
Presidio salute solidale – Napoli Napoli
Ambulatorio medico popolare milano Milano
Segretariato Italiano Studenti in Medicina Sede Locale di Verona Verona
SIMM – Società Italiana di Medicina delle Migrazioni Italia
SISM – Segretariato Italiano Studenti in Medicina Bologna
Sportello TiAscolto Torino
Student★ Indipendenti Sapienza Roma
Fondazione Soleterre Milano

ADESIONI INDIVIDUALI

Nome Cognome Luogo
Vittorio Agnoletto Milano
Elide Alboni Spilamberto( Modena)
Claudia Altieri bologna
Giulia Amadio Bassano del grappa (VI)
Laura ambrosecchia matera
Antonino Andaloro San Filippo del Mela
Mario Avossa Salerno/Campania/Italia
daniela b Roma
m.teresa baiocchi bologna
Angelo Baracca firenze
Francesca Bardascino Eboli (SA)
Micol Baronio sesto ed uniti
Giulia benedetti bologna
Barbara Berardi Casalecchio di Reno
Giovanni Berardi Casalecchio di Reno (Bologna)
Tatiana Bertini Scarperia e San Piero
Irene Bettini bologna
Marianna Bettinzoli Bovezzo (BS)
Patrizia Billi Imola (Bo)
Mira Blagojevic Roma
Benedetta Bodini Parigi
Giulia Bommarito Palermo
Vincenza Borrelli bologna
Annalisa Bosco Bassano del Grappa
Elena Bosi Vimodrone
Danae Bossi Parabiago
Davide Brangi Angera (VA)
Federico Brugnani INVERIGO
Luca Calabrese Bari
Matteo Luca Caletti Milano
Rosa Maria Caliandro Nuoro
Francesca Campinoti Piombino (LI)
Rocco Canosa firenze
Quirina Cantini Bagno a Ripoli , Firenze, Italia
rosetta Capozzoli Milano
marina carli firenze
Luca Carlon Budoia
Serena Carmilla Campiglia Marittima LI
Rita carravetta cosenza
Chiara Cavagna RUBANO
Luca Ceccarelli Carrara
Francesco Celotto Napoli
Monica Chiantini Gaiole in Chianti (Si)
Cristina Cilia Ravenna
Agostino Cinquepalmi Bari
serena cipollone borgo san lorenzo
Michele Cirinesi Bologna Emilia Romagna Italia
stefania clima Padova
Ilaria Benedetta Coccato Novara
Lucia Copiello Costabissara
Amedeo Corsi Rimini
Laura Costa Roma
Filippo Costadoni Barzio lc
Alessandra D’Amico bologna
Laura Del Fedele Morbegno
giuseppe deli monterotondo rm
Tiziana Della Corte Latina
mino dentizzi campobasso
Fabrizio Di Bona Fonte Nuova
Raffaele Di Francia Napoli
MARGHERITA DI PIETRO SAN PROSPERO
Cristina Dogaru Taranto
noemi bruna eisera san giuliano milanese
Ferrandi Elisa Bolzano
giuseppe evangelista Roma
Alice Fabbri Italia
Rosita Fagiolo Frascati (Rm)
Simona Ferlini bologna
Elisa Ferrandi Bolzano
PAOLO FERRARESI bologna
Enrico Ferrucci bologna
severino filippi pontremoli
cecilia francini firenze
Cristina Franzoni Borgo san Lorenzo Firenze
Marzia Frateschi Milano
Chiara Frisoli Milano
Elena gaetti bergamo
Savio Galvani Rimini
Anna Rosa Garbuglia Roma
Andrea Gardini Città di Castello
Sebastiano Giacomozzi Porto San Giorgio (FM); Marche.
Silvia Giorgis Torino
Francesca Girardi Vicenza
Elena Govoni Finale Emilia (MO)
Barbara Grandi San Gimignano
Dario grassano lanuvio
Enrico Grofi Arezzo
Roberto Guidi Lucca
Rosario Improta Cecina
Claudia Iozza Pisa
Simona La Placa Palermo
Federico Landucci Cascina (PI)
Antonella Lanotte bologna
Mimmo Lanzo Taranto
Giuseppe (Leo) Leoni Fino Mornasco (CO)
Milo Librio bologna
irene Lucini Luino
Benedetta Lugli Milano
Alberta Lusuardi Correggio ( RE )
Mario Maduli Assago
Andrea Magri Piccinini Volta Mantovana
Alessio Maione Caserta
Monica malventano ferrara
Marinella Manfrotto Montecarlo (Lu)
irene marangoni garlate
Simone Marcandalli bologna
Davide Marchi Massa
Claudia Marcolini Milano
Rita Martone Maiori (SA) Italia
Francesco Marzorati Milano
Franco Masini Parma
Elena Medi Milano
Rossella Michelotti Cavriglia Arezzo
Carmen Molina Ruiz Venezia
luisa mondo Torino
susanna montagnani borgo san lorenzo
stefania MOZZANICA reggio emilia
Bruna Mura Padova
Antonio Muscolino Cantù
Loretta Mussi Roma
Mariangela Nasillo Cecina
Amalia Navoni Milano
Luana Oddi reggio emilia
Pierfranco Olivani Brugherio
Lorella Orlandi Verona
giuseppe Ortano Aversa(CE)
Laura Pagani Milano
Giulia Panfili Roma, Lazio, Italia
Mirko Pasquini Lodi
Cristiano Pavarin Rovigo
Vania Pederzoli Novi di Modena
Rita Peis Isili
alderigi pellacani Modena
Donato Perreca Bracciano
Marco Perri Torino
Matteo Petitti Feakle, Republic of Ireland
veronica petraglia bologna
Stefano Petroni Pontedera
Vincenzo Pietrantonio San Giorgio delle Pertiche PD
Violetta Plotegher trento
Rita Podda Cagliari
irene pontalti trento
Francesca Raffini bologna
maria Ricciardi Giannoni Montechiarugolo(PR)
Martina Riccio bologna
Rosa Rinaldi Roma
Dario Rosini Pontedera
maria saccani reggio emilia
Stefano Sandrinelli Cividate Camuno (BS)
Viviana Santoro Roma
Laura Scalabrini Latina
Silvia Scalingi Lanciano
veronica Scirea Camandona
Anna Carla Stagno Isili
Angelo Stefanini SAN BENEDETTO VAL DI SAMBRO
paola stoppoloni portogruaro (ve)
ugo sturlese cuneo
Cristina Tantardini Lodi
Rita Tavella Pisa
mirco toffanin Padova
Annalisa Trombetta Torino
Edoardo Turi Roma
Alessandro Verona Mirandola (Mo)
Pietro Vettorazzo Montebelluna (TV)
Mattia Viano Torino
Giancarlo “ambrogio” Vitali bologna
Francesca Zanni bologna
Elisabetta Zoni bologna